Corteo contro le armi negli Usa, a Washington erano presenti circa 500 mila studenti. Numerose città hanno dato luogo a proteste contro la libera diffusione delle armi nel paese.
La massima dei manifestanti è stata “Never Again” che tradotto dall’inglese significa mai più, mai più armi, mai più mani in alto, mai più tragedie consumate in luoghi che dovrebbero garantire sicurezza.
Corteo contro le armi: è iniziato tutto da Parkland
L’ultima tragedia , la goccia che ha fatto traboccare il vaso degli studenti americani, è stata di Parkland, in Florida. Un 19enne ha ucciso ben 17 persone durante una sparatorie all’interno di una scuola. Gli studenti marciano “per le nostre vite”.
Il giovano attivista americano, dichiaratamente contrario alle armi, Cameron Kasky durante il suo discorso ha detto:“ Politici rappresentateci o andate via! Questo è il giorno in cui comincia un nuovo luminoso futuro per gli americani. E se credete che questo sia un buon giorno, aspettate di vedere cosa sarà domani!”.
Corteo contro le armi: gli studenti di tutto il mondo dicono no
New York City, Houston, Atlanta, Boston, Minneapolis, Chicago, Seattle, Denver e Los Angeles sono alcune delle città in cui si sono riversate orde di studenti con cartelli alla mano e speranze nel cuore.
Le proteste in tutto il mondo: Roma, Milano e Firenze, oltre a Londra, Parigi, Madrid, Tokyo, Sydney.
Personaggi pubblici e non si sono dimostrati solidali, George Clooney ha scritto: ”Mi avete reso nuovamente orgoglioso del mio Paese”.
Anche Paul McCartney ha dato il suo appoggio a New York: “Uno dei miei migliori amici è stato ucciso da un’arma proprio qui vicino”.
Lindsa Walters, portavoce della Casa Bianca, ha annunciato che la Casa Bianca è dalla parte dei “numerosi giovani americani coraggiosi che stanno esercitando oggi i diritti garantiti loro dal primo emendamento. Tenere al sicuro i nostri bambini è la massima priorità del presidente».
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